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martedì 10 luglio 2012

RECENSIONE: "BLEEDING LOVE"

"Bleeding Love" di Alyxandra Harvey:

Il mattino del suo sedicesimo compleanno, la bella Solange si sveglierà completamente priva di forze e sensibile alla luce del sole. Sarà l’inizio della trasformazione, il processo che la porterà alla morte, per poi donarle la vita eterna: quel giorno, lei diventerà una vampira. Un evento cruciale per tutta la comunità degli immortali, perché Solange è l’unica discendente femmina della nobile casata dei Drake: secondo un’antichissima profezia, infatti, è l’eletta, colei che dominerà su tutte le creature della notte. Un destino che, però, la mette in grave pericolo.
COVER ORIGINALE
Ed è quindi per proteggerla che i suoi sette assillanti fratelli non la lasciano da sola nemmeno per un istante, rendendole la vita un inferno. Quasi più di Lady Natasha, l’attuale regina, che la vede come una minaccia al proprio potere. O di Kieran Black, il giovane cacciatore di vampiri che vuole vendicare la morte del padre sterminando l’intera famiglia Drake. Fortunatamente Solange ha un’arma segreta per affrontare quel giorno così speciale: la sua migliore amica Lucy, un’umana che conosce il suo segreto e che è disposta a tutto per aiutarla a vivere un’esistenza «normale». Persino affrontare Nicholas, il più premuroso e affascinante tra i fratelli Drake. Tanto affascinante da non potergli resistere… 

Cosa penso:
Che dire… mmm carino?
Sì, diciamo pure carino.
Pecca di originalità, mi sa già di storia letta e riletta, ma ha un suo fascino…

Protagoniste e voci narranti della storia sono Solange Drake, prima femmina vampira “nata” dopo secoli e secoli nella casata dei Drake, e Lucy amica intima iperprotettiva di quest’ultima.
Solange sta per compiere sedici anni, età di passaggio dalla vita alla non vita, e questa sua condizione di unica femmina nata da genitori vampiri, la rende appetitosa per molti altri della sua specie, soprattutto per il potere che ne potrebbe derivare visto che secondo un’antica leggenda “nascerà nella casata dei Drake una femmina che sarà destinata a regnare su tutti i vampiri”, ma anche un “incidente di percorso” da eliminare da parte di chi a regnare su tutti i vampiri c’è già, Lady Natasha, la regina.
L’avvicinarsi del sedicesimo compleanno è fonte di stress per chiunque: per Solange, perché morirà tra atroci sofferenze per poi risvegliarsi con un corredo di zanne; per Lucy, perché preoccupata per la difficile transazione che spetta all’amica; per i sette fratelli di Solange, perché la devono tenere sotto stretta sorveglianza poiché soggetta a rapimento; e per i cacciatori di vampiri, perché su “Solange in particolare e sui Drake in generale” è stata messa una taglia.
Tra i cacciatori salta fuori un principiante zelante diciottenne che risponde al nome di Kieran Black, corredato con tanto di armi, feromoni in bottiglia, un manuale “anti-Drake”, molto poco buon senso e istruito fino alla nausea a odiare tutti i vampiri in quanto creature infime, bla, bla, bla, bla, figli di satana e bla, bla, bla, bla
Convinzioni che saranno destinate a crollare una volta che Kieran entrerà in contatto, o meglio in “collisione”, con “i Drake in generale e con Solange in particolare”.
Come da ogni buon copione che si rispetti e senza deludere le nostre aspettative, che una volta ogni tanto in realtà vorremmo che resterebbero deluse, tra i due sboccerà l’amore e non ci saranno più preda e predatore – “chi è chi” è ancora da stabilire – ma solo cuoricini e stelline negli occhi… bé, MA CHE PALLE!!!

Dove si colloca Lucy in tutto questo?
Per me al primo posto, non ci sono dubbi.
È certamente la parte frizzante della storia, quella che dà fascino alla trama: arguta e simpatica, amica ideale e “cazzuta” con un unico “Tallone d’Achille”, Nicholas Drake, uno dei sette fratelli di Solange.
Tra i due c’è una sorta di passione che va avanti a suon di battibecchi e baci passionali, del tipo… WOW!!!.
Lucy è quella che da carattere alla storia.
Lucy è l’amica ideale che ognuno di noi vorrebbe avere accanto. In sua compagnia non ci si annoia mai e anche quando la situazione diventa veramente brutta, con ironia e tanta fiducia in se stessa ne viene sempre fuori… o quasi.
Sotto molti punti di vista mi ha ricordato Rose Hathaway, la bellissima Dhampiri protagonista indiscussa della serie “L’Accademia dei Vampiri” di Richelle Mead.
Il suo lato protettivo nei confronti di Solange; la sua sicurezza; la fiducia in se stessa… ed è inutile dire che mi sono ritrovata a paragone Solange a Lissa, la noiosa protetta di Rose…
Da qui la noia che mi suscitava Solange, rendendo i capitoli narrati da lei tediosi al massimo.
Anche se Solange in realtà ha un lato più combattivo e ironico che l’ha resa a tratti molto più piacevole di Lissa. Però quegli atti di eroismo tipici di ogni ragazzina deficiente presente in quasi tutti i libri, me l’hanno fatta anche odiare: cioè, ma dico… ma lo sai che se non facevi quello che hai fatto tutto il casino che ne è venuto fuori non sarebbe successo? Lo sai che “il tuo atto di eroismo” per poco non costava la vita a tutti i tuoi famigliari? Lo sai???
Speriamo che l’abbia capito.

Tiriamo le somme…
Concludo così come ho iniziato: il libro è carino, non molto originale questo è vero, ma ha un suo fascino, si legge velocemente ed è un’ottima compagnia con cui passare questi pomeriggi afosi.
Voglio dare fiducia all’autrice e a questa serie, così do quattro stelle di incoraggiamento vedendo in questo libro un’introduzione di quelli che saranno poi i veri eventi.
Il potenziale c’è, adesso resta da vedere se verrà sfruttato al meglio.

CONSIGLIATO!!!

L'ho letto il... 4 Luglio 2012
GIUDIZIO:


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