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giovedì 19 agosto 2010

RECENSIONE: LE FIGLIE DEL LIBRO PERDUTO

"Le figlie del libro perduto" di Katherine Howe:

Connie Goodwin, giovane e brillante dottoranda all'Università di Harvard, deve intraprendere una ricerca sui processi di Salem, nel New England, che alla fine del diciassettesimo secolo videro più di centocinquanta persone accusate di stregoneria. Ma improvvisamente è costretta a trascurare il suo lavoro per aiutare la madre, intenzionata a sistemare e vendere la vecchia casa di famiglia. All'inizio contrariata, Connie scopre ben presto che l'antica dimora contiene strani e preziosi tesori: non ultima, una Bibbia da cui cade una chiave dal fusto cavo, al cui interno è nascosto un pezzetto di carta ingiallita con su scritto Deliverance Dane. Un nome legato non solo ai processi su cui
COVER ORIGINALE
Connie sta indagando, ma anche alla sua famiglia, a un segreto custodito da generazioni di donne, tramandato di madre in figlia attraverso un libro proibito: un Libro delle Ombre, depositario di un sapere arcano e sovrannaturale, ormai perduto. Ma un filo rosso lega quel passato oscuro e terribile al presente: e mentre Connie, tormentata dalle visioni, cerca disperatamente di risolvere il mistero, qualcun altro è in cerca del libro perduto, e per ottenerlo è disposto a tutto, anche a ricorrere a una maledizione da cui non c'è scampo. Thriller, fantasy e romanzo storico a un tempo, il libro d'esordio di Katherine Howe affonda le radici nella famiglia stessa dell'autrice, discendente di due donne che subirono i processi di Salem. Una lettura che inebria e rende giustizia di un'illuminante concezione della magia, salvifica e curativa, che si opponeva alla superstizione feroce e all'odio per tutti saperi legati alla natura.

*** Attenzione:
di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) ***

Cosa penso: 

Questo libro mi ha piacevolmente sorpresa.
La scrittrice ha ricreato un'epoca storica ben caratteristica (cioè quella inerente il processo alle streghe), trasmettendo così al lettore sensazioni ed emozioni forti man mano che i fatti si andavano svolgendo.
Così attraverso vari salti tra presente e passato e attraversando varie generazioni di "streghe" la storia si delinea in tutta la sua semplicità, facendoci capire in questo modo l'ottusità del diciasettesimo secolo e di come le persone si lasciavano ingannare facilmente.
La storia è ambientanta nello scorso decennio e attraverso le ricerche storiche della protagonista, Connie, ignara della sua discendenza da Deliverance Dane, veniamo alla conoscenza di fatti agghiaccianti che accadero alla fine del '600;
i vuoti vengono colmati dalla scrittrice con vari scorci del passato che vanno dall'accusa di stregoneria della stessa Deliverance fino alla bisnipote di quest'ultima.

Diciamo che il libro mi ha veramente presa: è completo...
... andiamo dalla storia, al giallo, al fantasy e non può mancare la storia d'amore, non solo fra Connie e Sam, ma l'amore che lega una madre al figlio anche attraverso i secoli.


L'ho letto il... 15 Marzo 2010
GIUDIZIO:

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